Elogio della coppetta mestruale


Eccomi qua, come promesso, a parlarvi di quella meravigliosa invenzione che è la coppetta mestruale.


Ne avevo sentito parlare, in tempi non sospetti, da un noto comico. La infilava nella lista degli accorgimenti ecologici ed economici per diminuire l'impatto ambientale. Insieme agli spazzolini da denti con la testina sostituibile e ad altri prodotti che magari vi racconterò più avanti. Ma era tanto tempo fa e io, non ancora mamma, non ancora del tutto consapevole del mio corpo e forse nemmeno dell'enorme quantità di rifiuti che una sola persona può produrre, pensai che tutto sommato una roba di plastica nella mia vagina durante le mestruazioni...beh, "anche no!". Ma poi andando avanti, tra l'insofferenza verso gli assorbenti, l'avversione nei confronti dei tamponi, l'attivismo in Green Peace (breve ma intensa parentesi), una vocina in me si faceva strada e diventava un vocione. I motivi sono molteplici, ma per farvela breve:
Se tutto questo non bastasse, mi sembra doveroso aggiungere che è uno strumento per approfondire la conoscenza del vostro corpo. Lo so, vi suona come uno spot pubblicitario femminista, ma per me è assolutamente vero. Dopo il parto (soprattutto se non è il primo!) i muscoli vaginali perdono tono e l'ideale sarebbe fare ginnastica abitualmente (smettetela di ridacchiare, parlo sul serio!) ovvero stringere i muscoli come per trattenere la pipì, ripetendo l'esercizio almeno trenta volte consecutivamente. All'inizio è faticoso come fare le flessioni, ma poi arrivi a cinquanta ripetizioni in scioltezza. E che c'entra 'sta storia con la coppetta? State calme, ora ve lo spiego. Se ti dimentichi la ginnastica, i muscoli non recuperano tono e lei scivola, ricordandoti gentilmente che la tua vagina ha bisogno della tua attenzione. Una volta tornata in forma allora sei a posto, dunque. Si, ma dalla coppetta non si finisce mai di imparare. Ad esempio a me è capitato di avere perdite, nonostante non scivolasse. All'inizio non riuscivo proprio a capirne il motivo, e mi stavo anche un po' demoralizzando. Dopo vari tentativi ho deciso che l'idillio con la coppetta era finito. Ci ho litigato e per qualche ciclo, da innamorata delusa, l'ho ignorata. Ma l'amore vero non si lascia abbattere dalle avversità e sono ripartita alla carica, con nuovo spirito e voglia di scoprire dove stava la magagna. Con meravigliato stupore ho scoperto che l'interno del mio corpo si era trasformato. Certo dopo tre parti c'era da aspettarselo, ma io non ci avrei mai pensato. Eppure la mia cara, saggia coppetta tentava di dirmelo da un po'. L'utero si era leggermente spostato e quando la inserivo finiva per affiancarlo, invece di abbracciarlo. Svelato l'arcano ho dovuto semplicemente adattare la tecnica d'inserimento alla nuova situazione. Et voilà. Tutto ha ripreso a funzionare. Ma con un dettaglio: a 36 anni suonati ho scoperto che anche la vagina cambia. Come tutto il nostro corpo. E non è una questione di crescere o di invecchiare. Semplicemente si cambia. Forse il segreto sta nel sapersi adattare a questi cambiamenti, nell'assecondarli senza combatterli, nel cercare di capirli e di accettarli in quanto tali e (perché no?)nel goderseli anche. Non si finisce mai di imparare. Me lo ha confermato la mia coppetta.
Non sapete dove trovarla? Potete farla vostra cliccando qui. Il pianeta  vi ringrazia, e anche il vostro corpo presto lo farà! ;)



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