Quello che non cambia è il frullare dei nostri cervelli per seguire tutte le trasformazioni che si susseguono a velocità sostenuta e costante. Un anno fa quando arriva il momento del bagno Pepe finiva nella fascia e da lì si gustava tutta la pratica, ora vuole entrare nella vasca con le sorelle, per fortuna si stanca prima di loro, così posso asciugarlo e vestirlo in tempo per evitare che le altre due inizino a diventare dei baccalà e una volta pronto se c'è papà viene gentilmente catapultato fuori dal bagno, se siamo soli gli concedo di aprire i cassetti del bagno e curiosare tra mollette, elastici, asciugacapelli, carta di riserva,ecc. ecc. (anche qui ogni oggetto potenzialmente pericoloso e riposto in alto,compreso lo spazzolino del water, oggetto molto ambito, anche se non ho mai capito perché!), mentre tiro fuori le due sirenette. Una volta impigiamate tutti fuori ad asciugare i capelli davanti al camino così il traslocatore può giocare mentre noi chiudiamo la pratica.
Nel Mai-comio funziona così, tutto si trasforma e si adatta. A volte viene naturale, a volte i cambiamenti non vengono subito recepiti e allora per qualche giorno regna il caos... In questi casi disordine e nervosismi non mancano, ma solitamente in pochi giorni ritroviamo il bandolo della matassa e ci raccapezziamo. A volte è molto faticoso, a volte mi trovo a pensare che forse sarebbe più semplice avere delle regole fisse da applicare ma poi guardo i bambini e capisco... Capisco che per loro è tutta una scoperta, che nei loro occhi la vita è un continuo montare e smontare il mondo, un interminabile processo di conoscenza e trasformazione e allora mi dico che dalle regole fisse non c'è molto da imparare ma da loro , invece, si.
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